lunedì 19 marzo 2012

Ibis in volo sul canneto

Candide piume
carezzate dal vento
trampoli e rostri
bruciati dal sole
incarnazione di un dio…
Volteggiate a stormi
sul fiume esangue
sui campi riarsi
su uomini inermi.





Annunziate festosi
piogge scroscianti
catartiche
messi copiose
inaspettate.
Esulta il fiume
esulta il deserto
esultano gli uomini della prima età
riconoscenti
a quel dio.
Oggi gli dei
sono morti
sepolti
gli uomini sono adulti
evoluti.
Siete soltanto uccelli
creature mirabili
di singolare bellezza.
Ibis…
presagite fortuna
felicità ricchezza
retaggio di antiche credenze.
Ibis…
regali incantevoli
seducenti...
Per questo vi amo.

Poesia di Carmelo Pelle
Pannello Ibis dipinto su 20 mattonelle (100x80) per la mia amica Rirì


Gli ibis sono uccelli di singolare bellezza.
Gli antichi egizi li consideravano sacri, simboli della forza divina, incarnazione del dio Toth, che con il loro arrivo preannunciavano le piene del Nilo dalle quali derivavano copiosi i raccolti. Di qui la credenza popolare ancora diffusa in molti Paesi che essi siano di buon auspicio.

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